LA PRIMA GUERRA PERSIANA

LA PRIMA GUERRA PERSIANA CONTRO LA GRECIA

Quando iniziò la prima guerra persiana?

La prima guerra persiana scoppiò nel 499 a.C. quando Mileto, la più fiorente città greca fondata sulle coste dell'Asia Minore e conquistata dall'impero persiano, si ribellò.

Come si svolse la ribellione di Mileto?

Mileto, guidata dal tiranno Aristagora, chiese aiuto alle altre città greche, ma solamente Atene e Eretria, una piccola città dell'Eubea, mandarono aiuti: uomini, armi e viveri. Esse avevano capito che i Persiani rappresentavano una minaccia per tutta la Grecia.

Le forze in campo erano molto impari, ma le città greche dell'Asia Minore e Atene attaccarono e incendiarono Sardi, la più importante città persiana della zona.

I Persiani non impiegarono molto tempo a riconquistare Sardi e a sconfiggere le città ribelli.

Gli Ateniesi abbandonarono il campo. Essi, infatti, avevano rapporti economici con Mileto, ma non un legame così forte da giustificare una guerra contro il potente impero persiano.

Nel 494 a.C. la città di Mileto fu riconquistata dai Persiani che, questa volta, furono spietati: saccheggiarono la città, la rasero al suolo e uccisero o deportarono i suoi abitanti.


Prima guerra persiana

Perché Sparta non intervenne a favore delle città greche?

Sparta non intervenne a favore delle città greche per due ragioni:

  • non aveva un particolare legame con queste città che erano di origine ionica, mentre gli Spartani discendevano dai Dori;
  • non aveva particolari interessi economici e commerciali da giustificare un suo intervento contro i Persiani.

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Cosa accadde in seguito?

A questo punto Dario mirò a conquistare Atene e la Grecia: solo in questo modo i Persiani sarebbero potuti diventare i padroni assoluti del Mediterraneo.

Nel 492 a.C. Dario inviò un grande esercito, guidato dal generale Mardonio, verso l'Ellesponto per sottometterele coste dell'Egeo settentrionale e della Tracia dove vi erano ancora delle ribellioni all'impero persiano. Una forte tempesta, però, distrusse le navi persiane.

Cosa accadde nella battaglia di Maratona?

Nel 490 a.C. Dario ci riprovò e inviò in Grecia centinaia di navi persiane, guidate da Dati e Artaferne. L'obiettivo della spedizione era quello di punire Atene ed Eretria colpevoli di aver aiutato la città di Mileto.

Dopo aver distrutto Eretria, i Persiani si diressero nella pianura di Maratona, a 42 km da Atene.

I Greci non riuscirono ad organizzare un fronte comune di difesa: alcune città si sottomisero ai Persiani sperando di ridurre l'ira di Dario.

Atene chiese aiuto a Sparta, ma durante l'attesa decise di andare ad affrontare i Persiani direttamente a Maratona.

I due eserciti rimasero ad osservarsi per alcuni giorni. I Persiani avevano di fronte il piccolo esercito di Atene, guidato da Milziade, e alle spalle il mare. Gli Ateniesi avevano di fronte i Persiani e alle spalle il monte dal quale aspettavano che arrivassero i soldati di Sparta.

Quando i Persiani decisero di attaccare gli Spartani non erano ancora arrivati.

Il punto di forza dei Persiani erano gli arcieri che erano in grado di colpire da lontano, mentre gli Ateniesi avevano un esercito oplitico fornito solamente di spade e lance che potevano servire nei corpo a corpo.

Milziade decise di lasciare avvicinare il nemico. Quando i Persiani furono sufficientemente vicini ordinò l'attacco. Gli arcieri Persiani, presi dal panico, si ritirarono verso le loro navi.

Chi erano gli opliti?

Gli opliti furono il punto di forza degli Ateniesi durante la prima guerra persiana.

Essi erano soldati della fanteria che guerreggiavano nella falange, ovvero in uno schieramento a file strette. Essi erano protetti da un elmo, uno scudo rotondo e i gambali ed erano armati di lancia e spada.

Quale fu la mossa successiva dei Persiani?

I Persiani, tornati sulle navi, si diressero verso Atene nella speranza di trovarla priva di difese.

Ma Milziade costrinse i suoi uomini ad una marcia forzata, mandando a vuoto anche questo ennesimo tentativo dei Persiani.

Il piccolo esercito di Atene era riuscito inaspettatamente a mettere in fuga il potente esercito Persiano.

Una volta sconfitta la flotta persiana rientrò in patria.

 
 
 


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