IL COMMERCIO NELL'IMPERO ROMANO

IL RUOLO DEL COMMERCIO NELL'ECONOMIA ROMANA

Quale fu il ruolo del commercio nell'economia romana?

Il commercio aveva un ruolo importantissimo nell'economia romana.

All'interno dell'impero le merci circolavano liberamente.

Quali erano le merci che formavano oggetto di tali scambi?

Le merci che formavano oggetto di tali scambi erano:

  • oggetti di ferro, di bronzo, d'argento e d'oro;
  • prodotti agricoli come vino, olio e grano;
  • mobili in legno pregiato, spesso guarniti di avorio;
  • tessuti;
  • vetri;
  • pelli;
  • cuoio;
  • ambra;
  • pietre preziose.

I commerci si svolgevano solamente nei confini dell'impero?

I commerci non si svolgevano solamente nei confini dell'impero.

Alcune monete romane ritrovate in India, in Cina e anche nell'Africa centrale fanno supporre che i mercanti romani abbiano raggiunto anche queste terre pur di acquistare le merci richieste a Roma.

Quali erano le vie di comunicazione preferite per i traffici commerciali?

I traffici commerciali si svolgevano:


Per favorire i commerci l'imperatore Traiano fece costruire, nella zona di Fiumicino, il porto che prese il suo nome ed il porto di Civitavecchia, inoltre fece ampliare il porto di Ancona e quello di Terracina.

Grandi magazzini si trovavano nei porti di Ostia e Pozzuoli e anche a Roma: essi servivano per depositare le merci che giungevano da ogni parte del mondo.

Come erano organizzati i commerci?

Una volta che le merci erano arrivate a Roma venivano:

  • consegnate al destinatario;
  • oppure portate nelle nundinae, ovvero dei mercati che si tenevano generalmente ogni 8 giorni.

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Che funzioni svolgevano i mercato?

I mercati avevano tre funzioni diverse:

  • erano un luogo di incontro e di scambio dove i contadini delle zone circostanti vendevano i loro prodotti;
  • erano un luogo dove i grandi proprietari fondiari si incontravano per trattare affari quali la compravendita dei terreni e delle case e quella degli schiavi;
  • erano un luogo dove venivano distribuite le merci giunte fin lì.

In cosa consisteva il ruolo del banchiere?

I banchieri romani:

  • erano dei cambiavalute;
  • prestavano denaro, a coloro che volevano acquistare le merci ma non disponevano delle somme necessarie, percependo un interesse;
  • effettuavano le vendite all'asta.

I banchieri erano i soli a prestare denaro?

I banchieri non erano i soli a prestare denaro: anche gli aristocratici lo facevano.

Le merci affluivano tutte a Roma?

Tantissime merci affluivano a Roma, ma la città non era la sola ad essere interessata dagli scambi commerciali.

Molte merci erano destinate ad altre grandi città dell'impero, in Britannia, in Spagna, nella Penisola balcanica, in Oriente, dove vi erano traffici altrettanto fiorenti.

L'intensificarsi dei traffici quale conseguenza ebbe?

L'intensificarsi dei traffici portò Roma a dipendere dai prodotti provenienti dalle province, in modo particolare per i prodotti alimentari, dato il sempre minor peso che l'agricoltura aveva nell'economia della capitale.

Roma consumava tantissimi prodotti, ma ne produceva sempre meno.

Tra la fine del I secolo d.C. e il II secolo d.C. Roma iniziò a sentire molto forte la concorrenza delle province sia in campo agricolo che industriale:

  • in Gallia si producevano ceramiche, vetro, tessuti;
  • la Spagna e la Grecia si specializzarono nella produzione del vino;
  • l'olio prodotto in Spagna e in Grecia iniziò a diffondersi a discapito di quello italico;
  • dalle regioni del nord venivano importate pellicce e ambra;
  • dall'Oriente ci si riforniva di oggetti preziosi, spezie, profumi, legno, pergamene;
  • il grano veniva importato dall'Egitto;
  • in Africa ci si riforniva di oro, avorio, vetro, animali da circo.


I commerci nell'impero romano

 
 
 


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