LA GUERRA CONTRO I PIRATI

GUERRA PIRATICA DI POMPEO

Perché scoppiò la guerra contro i pirati?

La pirateria, da alcuni anni, non rappresentava più un fenomeno isolato: i pirati insidiavano costantemente i traffici nel Mediterraneo. Non si trattava più di navi isolate, ma di flotte che avevano le loro basi nella Cilicia (l'attuale Tuchia) e nell'isola di Creta.

I pirati assalivano le navi catturando gli equipaggi e i passeggeri, che venivano rivenduti come schiavi; intercettavano i trasporti di truppe e di denaro pubblico, ma soprattutto attaccavano le imbarcazioni che trasportavano il grano verso Roma rendendo difficili gli approvvigionamenti.

I viveri iniziavano a scarseggiare nella città, mentre i loro prezzi aumentavano creando grande malumore nella plebe.

La pirateria, quindi, rappresentava una minaccia per i traffici di Roma e delle sue province.

Quale fu la proposta di Aulo Gabinio per risolvere il problema dei pirati?

Di fronte alle crescenti difficoltà economiche di Roma, il tribuno Aulo Gabino, nel 67 a.C., propose ai Comizi di conferire a Pompeo, per 3 anni, i pieni poteri allo scopo di annientare i pirati nel Mediterraneo.

Quale fu la reazione del Senato di fronte a tale proposta?

Il Senato si rese conto che la concessione di un simile potere, che mai prima di allora era stato attribuito, comportava un grande rischio e per questa ragione si oppose.

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Perché il Senato, successivamente, acconsentì a tale proposta?

Successivamente, il Senato dovette acconsentire a tale proposta perché pressato dal popolo che temeva di restare senza rifornimenti.

Venne quindi approvata la legge Gabinia.

Quali furono le forze schierate dai Romani contro i pirati?

I romani schierarono, contro i pirati:

  • 500 navi;
  • 120.000 uomini;
  • 5.000 cavalieri.

Come si risolse la guerra contro i pirati?

Pompeo riuscì a sconfiggere i pirati nell'arco di 3 mesi.

 
 
 


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