LA VITA LETTERARIA E L'ARTE PRESSO I ROMANI

Quello dei Romani non fu solamente un popolo di militari, di giuristi e commercianti, ma tra essi vi furono anche valenti letterati.

Essi furono molto influenzati dai greci, ma non fino al punto da coprire completamente lo spirito latino. Sicuramente, nella letteratura come nell'arte, i Romani erano più pratici e concreti.

I principali letterati Romani furono:

• Virgilio, autore dell'Eneide;
• Orazio;
• Catullo.

I principali autori di teatro furono:

• Plauto;
• Terenzio.

Nell'arte oratoria si distinse Cicerone, autore di opere filosofiche e retoriche.

Presso i Romani ebbero importanza gli scrittori di storia:

• Giulio Cesare raccontò in un diario le sue imprese militari;
• Tito Livio espose gli eventi dalla fondazione di Roma fino alla nascita dell'impero di Augusto;
• Tacito narrò la vita politica dei primi decenni dell'impero.

L'architettura romana si contraddistinse per la praticità, la concretezza e la solidità delle opere realizzate, a discapito, il più delle volte, del valore artistico.

Ad imporsi erano la grandiosità di tali opere e le decorazioni spesso sfarzose, ma non sempre di buon gusto.

I Romani furono degli abili scultori. Realizzarono soprattutto statue di generali, di uomini politici, di uomini di affari, di matrone.

I materiali più usati erano il marmo e il bronzo.

Statue ed altorilievi erano spesso usati come decorazione di edifici.

Le opere pittoriche dei romani sono andate in gran parte distrutte.

Sono giunte fino a noi i dipinti che decorano le stanze di palazzi: in esse troviamo riprodotta la natura e fatti mitologici.

I Romani si distinsero anche nei mosaici, molti dei quali sono giunti fino a noi in buone condizioni e testimoniamo un gusto pregevole.