LA CRISI ECONOMICA E FINANZIARIA DELL'IMPERO ROMANO

LA CRISI ECONOMICA E FINANZIARIA DELL'IMPERO ROMANO NEL III SECOLO d.C.

Quali furono le cause della crisi economia dell'impero romano nel III secolo d.C.?

Una prima causa della grave crisi economica che colpì l'impero romano nel III secolo d.C. fu lo spopolamento delle campagne.

La vita in campagna era diventata difficile e poco conveniente: Roma sfruttava le zone agricole dalle quali traeva i prodotti alimentari, reclutava nuovi uomini per l'esercito e che sottoponeva al pagamento di pesanti tasse.

Poco a poco i contadini iniziarono a lasciare le proprie terre e a darsi al brigantaggio.

Quali furono le conseguenze del fenomeno del brigantaggio?

Il fenomeno del brigantaggio fece aumentare i furti e la delinquenza, accrescendo ancora di più il senso di instabilità che regnava nell'impero.

Inoltre peggiorarono le condizioni igienico sanitarie e ciò favorì il diffondersi di pestilenze.

Anche i commerci internazionali ne risentirono, subendo una notevole riduzione, essendo le strade meno sicure a causa della pirateria.

Quali conseguenze ebbe lo spopolamento delle campagne?

Lo spopolamento delle campagne ebbe come conseguenza una diminuzione della produzione agricola ed un aumento dei prezzi dei generi alimentari.

Quali altri settori risentirono della crisi economica?

Anche l'artigianato risentì della crisi economica. Molti artigiani chiusero le loro botteghe per mancanza di clienti e si diressero in città aumentando il numero delle persone bisognose.

Il lavoro nelle industrie diminuiva e ciò fu la causa di un ulteriore riduzione dei traffici commerciali.

LA LEZIONE PROSEGUE SOTTO LA PUBBLICITA'

Quali furono le cause della crisi finanziaria dell'impero romano nel III secolo d.C.?

L'impero romano nel III secolo d.C. dovette fare i conti anche con un grave dissesto finanziario in cui si trovavano i conti pubblici per:

  • le spese necessarie per mantenere l'impero (spese per le opere pubbliche, per i funzionari);
  • e per le crescenti spese militari che Roma si trovava ad affrontare.

Come si cercò di risanare la situazione finanziaria dell'impero?

Per risanare la situazione finanziaria dell'impero furono imposte nuove tasse, ma la crisi economica rendeva molto difficile il loro pagamento da parte della popolazione.

Cosa causò l'aumento dei prezzi e l'inflazione?

All'epoca dell'impero romano il valore delle monete era uguale al valore del metallo prezioso che esse contenevano.

Stava, però, diventando sempre più difficile rifornirsi dell'oro e dell'argento necessari per coniare nuove monete.

Così gli imperatori iniziarono a coniare monete nelle quali, hai metalli preziosi venivano mescolati anche metalli non preziosi. La conseguenza di tutto ciò fu che le monete iniziarono ad avere valore superiore rispetto al valore metallo prezioso che contenevano: si arrivò ad emettere monete che avevano un valore dichiarato (valore nominale) pari alla sola metà del valore del metallo prezioso in esse contenute (valore reale). Questo portò ad un innalzamento notevole dei prezzi e al fenomeno dell'inflazione.

Quale fu la conseguenza dell'emissione di monete dal valore superiore rispetto a quello dei metalli in esse contenute?

L'emissione di monete ad un valore superiore rispetto a quello dei metalli in esse contenute portò, coloro che possedevano oro o argento, a non venderli più dato che avrebbero ricevuto in pagamento moneta che aveva un valore reale inferiore rispetto a quello nominale.

I metalli preziosi divennero sempre più introvabili, con la conseguenza che il valore reale della moneta si ridusse sempre più innescando un processo di svalutazione: tutto ciò portò, spesso, al ritorno a forme di baratto.

 
 
 


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