CODA MANGIAVANO I ROMANI

L'ALIMENTAZIONE NELL'ANTICA ROMA

Qual era l'alimentazione dei Romani?

Fino al II secolo a.C., l'alimentazione romana era molto semplice ed era costituita soprattutto da pane che veniva cotto insieme a farro, miglio e orzo in modo da ottenere una specie di zuppa che poteva essere arricchita con legumi o con cavoli o ancora con carne o formaggio fatto seccare e grattugiato.

Quando l'alimentazione dei Romani iniziò a cambiare?

L'alimentazione dei Romani iniziò a cambiare quando Roma entrò in contatto con la cultura greca e quella orientale venendo a conoscenza di pietanze molto più varie e gustose.

L'alimentazione delle famiglie meno abbienti non cambiò molto, mentre quella delle persone più facoltose si arricchì di piatti esotici e raffinati.

I Romani iniziarono ad insaporire i loro cibi con salse e spezie provenienti dall'Oriente, soprattutto pepe e cannella.

Molto diffuso era il liquamen, prodotto a Pompei e ad Antipolis, in Francia. Esso era un condimento a base di pesce: acciughe, tonno o sgombri venivano messi sotto sale insieme al vino e lasciati macerare.

LA LEZIONE PROSEGUE SOTTO LA PUBBLICITA'

Qual era il pasto principale per i Romani?

I Romani facevano tre pasti:

  • la prima colazione, detta ientaculum, a base di pane e latte o vino. I benestanti consumavano anche formaggio, frutta secca e miele;
  • il pranzo, detto prandium. Si trattava di un pasto veloce formato da pane e formaggio e, a volte, un po' di carne. Spesso si mangiava nelle taverne;
  • la cena, detta anche epulae vespertinae, era il pasto principale delle famiglie romane. Tra i patrizi, la cena era un pasto molto abbondante che prevedeva una serie di antipasti, varie portate a base di carne o di pesce, frutta e dolci.

I Romani facevano uso di vino?

I Romani facevano uso del vino, anche se esso era proibito alle donne: il consumo del vino da parte delle donne era equiparato ad adulterio.

Nel I secolo a.C. i vini italici iniziarono ad essere più popolari di quelli greci sul mercato internazionale.

Cosa rappresentavano i banchetti per i Romani?

Per i Romani, i banchetti, detti symposium o convivium, rappresentavano un modo per stare insieme.

Le famiglie ricche organizzavano banchetti enormi: con gli ospiti ci si riuniva nella sala da pranzo, detta triclinium. Si disponevano tappeti e cuscini intorno alla tavola e si mangiava sdraiati su di un fianco.

L'unica posata usata era il cucchiaio. La carne veniva portata in tavola già tagliata ed era messa in bocca con le mani.

I cibi serviti erano tanti, compresi cibi sontuosi ed esotici. A servire a tavola erano gli schiavi.

I banchetti si protraevano fino all'alba ed erano animati da danzatrici e giocolieri.

 
 
 


SchedeDiGeografia.net

LezioniDiMatematica.net

EconomiAziendale.net

DirittoEconomia.net

LeMieScienze.net

MarchegianiOnLine.net

Newsletter

Se vuoi essere informato ogni volta che il nostro sito viene aggiornato, iscriviti alla newsletter