LA RIFORMA GREGORIANA
GREGORIO VII E IL DICTATUS PAPAE
Come stava cambiando la Chiesa intorno al 1050?
Intorno al 1050 la Chiesa cominciò a cambiare grazie alle sollecitazioni provenienti dai movimenti di riforma spirituale e dalla nomina a pontefice di Nicolo II.
Le gravi forme di corruzione andavano scomparendo, venivano effettuati maggiori controlli sul comportamento dei sacerdoti, ma soprattutto l'elezione del Papa non era più soggetta al controllo dell'imperatore.
Quale Papa ebbe un ruolo cruciale nel cambiamento del rapporto tra impero e Chiesa e perché?
Nel cambiamento del rapporto tra impero e Chiesa ebbe un ruolo cruciale papa Gregorio VII, eletto nel 1073.
Gregorio VII era un monaco benedettino che aveva sempre lottato per l'indipendenza ed il rinnovamento della Chiesa.
Una volta eletto intraprese una serie di inziative volte ad una profonda riforma della Chiesa, detta riforma gregoriana.
Quali furono le azioni intraprese da Gregorio VII?
Per prima cosa Gregorio VII convocò due sinodi con i quali vennero dichiarati decaduti i sacerdoti nicolaiti e i sacerdoti simoniaci.
Inoltre vietò la pratica dei vescovi-conti, stabilendo che sarebbero stati scomunicati (cioè esclusi dalla comunione dei fedeli) coloro che avessero ricevuto la carica da parte di un laico.
Successivamente, nel 1075, Gregorio VII promulgò il Dictatus Papae (Dichiarazione del Papa): con questo documento affermò l'assoluta supremazia della Chiesa su ogni Stato ed ogni individuo, compreso l'imperatore.
Inoltre il Dictatus papae ribadì che:
- solamente il Papa era universale;
- solamente a lui spettava la deposizione o l'assoluzione dei vescovi;
- nessuno poteva giudicare il Papa;
- la Chiesa romana era infallibile;
- l'imperatore non poteva intromettersi nelle questioni della Chiesa.