Quando
è comparso l'uomo sulla Terra?
|
E' difficile
stabilire con esattezza la
data in cui l'uomo è comparso sulla Terra. Secondo
alcuni tale comparsa risalirebbe a circa 500.000
anni fa, mentre altri ritengono che questo evento sia
avvenuto in tempi molto più recenti, intorno a 250.000
anni fa.
Sicuramente l’uomo è stato l’ultimo
essere vivente apparso sul nostro pianeta: infatti, i
resti fossili dell’uomo sono stati rinvenuti negli strati
posti più in alto della superficie terrestre.
|
Da
quale specie è partita l'evoluzione della specie umana? |
Probabilmente il mammifero dal quale
è partita l’evoluzione della specie umana è il Purgatorius.
Il Purgatorius era un mammifero vissuto tra
i 70 e i 60 milioni di anni fa. Si trattava di un piccolo
mammifero, simile ad un topo, il cui nome deriva dalla zona di Purgatory
Hill nel Montana dove sono stati ritrovati i suoi
resti.
Il Purgatorius viveva sugli alberi e si
nutriva di frutta.
|
Chi
sono i primati? |
Settanta milioni di anni fa si
afferma sulla terra la specie dei primati.
Con questa espressione si intendono dei mammiferi che
comprendono tutte le scimmie e anche
l’uomo.
Questa specie, successivamente (circa quattro
milioni di anni fa) si divise in due filoni:
Successivamente, gli ominidi si
scissero in due filoni:
|
Ricapitolando:
|

|
Quali
erano le caratteristiche somatiche degli ominidi?
|
Gli ominidi presentavano accentuati
tratti scimmieschi, ma anche caratteristiche simili a quelle
dell’uomo.
Essi, si differenziavano dalle scimmie
perché camminavano su due gambe,
erano, cioè, bipedi
e potevano mantenere la posizione retta.
La comparsa del bidedismo fu molto
importante in quanto permise agli ominidi di avere le mani
libere e di poterle così impiegare per afferrare oggetti,
raccogliere cibo, difendersi dagli animai feroci lanciando
pietre.
La conquista della posizione eretta fu,
dunque, una tappa importantissima nell’evoluzione dell’uomo.
Un'altra importante caratteristica degli ominidi,
che li differenziava dalle scimmie, era quella del pollice
opponibile. Il pollice, cioè, poteva essere
avvicinato a ciascun altro dito della mano in modo da permettere
a questa di chiudersi perfettamente e di afferrare ogni oggetto.
|
Qual
era l'aspetto dell'uomo primitivo? |
L’uomo primitivo aveva un aspetto
fisico parecchio diverso dal
nostro.
Il corpo era più basso
e più curvo del nostro, la fronte
poco ampia, le orbite
sporgenti, le mascelle molto
forti con grossi denti che gli permettevano di
sminuzzare le radici delle piante e le carni crude: ce lo
dimostrano i resti di crani ritrovati nelle caverne che
risalgono a milioni di anni fa.
L’uomo primitivo era senz’altro più robusto
e muscoloso rispetto a quello attuale, ma era debole rispetto a
molti animali. Nonostante ciò, l’uomo è sopravvissuto nel
tempo e si è evoluto, dando luogo al sorgere di grandi civiltà.
Tutto ciò grazie alla ragione che gli ha
permesso di aumentare le proprie conoscenze, inventare strumenti
di lavoro e migliorarli continuamente, escogitare mezzi di
trasporto, armi e così via.
|
Chi
è l'australopiteco Lucy?
|
Nel 1974 è stato fatto un importante ritrovamento in Africa:
un australopiteco a cui è stato dato il nome di Lucy.
|
|