IL MOVIMENTO DI RIFORMA SPIRITUALE

LA RIFORMA CLUNIACENSE E LA RIFORMA CISTERCENSE

Come reagivano i fedeli di fronte alla crescente corruzione della Chiesa?

La crescente corruzione della Chiesa determinò un diffuso malcontento nei fedeli.

Secondo alcuni, solamente la fuga dal mondo avrebbe potuto portare al rinnovamento della Chiesa: sorsero, perciò, molti eremi che costituivano luoghi di solitudine e di preghiera.

Altri contestarono la Chiesa ufficiale, a volte anche in maniera violenta. A Milano, ad esempio, si formò un movimento, quello della pataria che si ribellò contro l'arcivesco Guido di Velate che aveva ottenuto la propria carica con la pratica della simonia.

Quali monasteri ebbero un ruolo determinante nel processo di rinnovamento della Chiesa?

Nel processo di rinnovamento della Chiesa ebbero un ruolo determinante due monasteri:

  • quello di Cluny;
  • e quello di Citeaux;

    entrambi situati in Borgogna, nella Francia.


Cosa predicavano i monaci di Cluny?

L'abbazia di Cluny era stata costruita nel 910 da 12 monaci.

L'abbate Oddone, instaurò una rigida disciplina, sia a Cluny che negli altri monasteri da lui fondati.

Come prima cosa stabilì che tali monasteri, detti cluniacensi, dipendessero direttamente dal Papa, in modo da sottrarli dal controllo dei vescovi locali corrotti.

I monaci di Cluny chiedevano:

  • un ritorno ai valori del Vangelo e alla povertà;
  • che fosse proibito ai preti di sposarsi;
  • l'indipendenza della Chiesa rispetto all'imperatore;
  • la superiorità del potere spirituale su quello politico.

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Cosa predicavano i monaci di Citeaux?

L'abbazia di Citeaux fu fondata nel 1098 da alcuni monaci di Cluny.

Essi vedevano nel lavoro, soprattutto quello dei campi, uno strumento di santificazione personale e comunitaria e auspicavano un ritorno alla Regola benedettina.

Come nacquero le abbazie cistercensi?

Alcuni monaci di Cluny e Citeaux fondarono dei monasteri simili un po' in tutta Europa: queste abbazie vennero dette cistercensi.

I monaci cistercensi diffusero nuove tecniche di irrigazione e di bonifica.

Quali conseguenze ebbe il movimento di riforma della Chiesa?

Il movimento di riforma della Chiesa portò all'elezione di alcuni papi riformatori tra i quali vanno ricordati Nicolò II, che sottrasse l'elezione del papa all'imperatore riservandola ai cardinali, e Gregorio VII a cui si deve la riforma gregoriana.

Quali iniziative intraprese papa Nicolò II?

Nel 1046 Enrico III decretò ufficialmente che la nomina del Papa spettava all'imperatore.

Alla sua morte, gli succedette Enrico IV, all'epoca minorenne. Approfittando di ciò, il papa Nicolò II, spinto anche dal monaco cluniacense Ildebrado di Soana (che diventerà successivamente papa Gregorio VII) stabilì che l'elezione del Papa doveva avvenire da parte di un collegio di cardinali nominati dal pontefice e formato dai rappresentanti del clero romano e dei vescovi delle città adiacenti a Roma.

Quando un Papa sarebbe morto, il collegio si sarebbe dovuto riunire in un conclave, ovvero in un luogo chiuso a chiave, in modo che i suoi membri fossero isolati dal resto del mondo per evitare che potessero subire pressioni da parte dell'imperatore e dei nobili.

Inoltre Nicolo II ribadì l'obbligo del celibato per i sacerdoti, la condanna della simonia ed il divieto di accettare cariche eclessiastiche da autorità laiche.

 
 
 


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