Perché
Roma subì molti attacchi da parte dei popoli vicini?
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Roma subì molti attacchi da parte di popoli vicini perché
questi desideravano impossessarsi:
- del porto fluviale fonte di grandi e remunerativi
traffici;
- dei suoi terreni fertili e ben coltivati;
- degli ottimi pascoli della pianura.
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Quali
furono i popoli che attaccarono Roma durante il IV secolo a.C.? |
Durante il IV secolo a.C. Roma subì gli attacchi:
- dei Sabini, che vivevano nelle montagne settentrionali;
- degli Equi, che erano collocati sulle alture orientali;
- dei Volsci, che
stanziavano nella pianura situata tra i colli Albani e il
Mare.
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Gli
Etruschi avevano abbandonato il desiderio di conquistare Roma?
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Gli Etruschi
non avevano abbandonato il desiderio di conquistare Roma.
Essa, infatti, era importantissima per garantire loro i traffici
con l'Italia meridionale.
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Quale
fu l'esito di queste lotte? |
Queste lotte misero a dura prova Roma.
In molti casi i nemici ebbero la meglio su di essa e fecero
temere per la Repubblica
romana.
Roma, però, riuscì sempre a risollevarsi e risolvere, a
proprio favore, la situazione.
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Quale
fu la più acerrima nemica di Roma?
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La più acerrima nemica di Roma, fu Veio,
città etrusca situata ad una ventina di chilometri
da essa e circondata da solide mura.
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Quanto
durò il conflitto con Veio?
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Il conflitto con Veio durò dieci anni:
dal 405 al 396
a.C.
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Come
si concluse il conflitto con Veio? |
Il conflitto con Veio si concluse con la vittoria
di Roma, guidata dal dittatore
Furio Camillo.
Roma riuscì a scavare una galleria
sotterranea e penetrare improvvisamente nella città
distruggendola.
Il territorio di Veio entrò a far parte dello stato romano.
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Quali
furono i motivi dei successi romani? |
I motivi dei successi romani furono dovuti anche ad alcune riforme
militari.
Secondo Tito Livio, fu proprio durante l'assedio di Veio che
fu introdotta la paga ai soldati
romani. Questa permetteva ai soldati di essere impegnati in
guerra anche per molto tempo senza che la famiglia ne risentisse
economicamente.
Un'altra importante novità fu la disposizione
della legione, non più in un'unica falange compatta,
bensì su tre file a scacchiera:
La cavalleria era
disposta alle due ali.
In questo modo le forze combattenti erano più agili e si
potevano muovere meglio.
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