Quando
iniziò la politica imperialistica di Roma?
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La politica imperialistica di Roma iniziò dopo la vittoria
ottenuta su Cartagine nella seconda guerra punica.
Da questo momento in poi, Roma non si limitò più a difendere i
propri territori, ma iniziò ad espandersi
in tutte le direzioni: in Europa, in Africa e in Asia.
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Quali
conquiste furono effettuate dai Romani in Italia dopo la seconda
guerra punica? |
In Italia, dopo la seconda guerra punica, i Romani
attaccarono i Galli
rientrando in possesso, tra il 200
e il 191 a.C., dei territori
da questi conquistati.
Inoltre, i Romani, si insediarono a Milano, chiamata all'epoca Mediolanum.
Nella regione abitata dai Veneti,
i Romani fondarono Aquileia (181
a.C.).
Vennero poi sottomessi i Liguri
(180 a.C.).
Intorno al 150 a.C. Roma controllava tutta l'Italia.
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Quali conquiste furono effettuate dai
Romani in Oriente dopo
la seconda guerra punica?
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In Oriente, dopo la seconda guerra punica, Roma conquistò
la Macedonia e la Siria. Il mondo ellenistico offrì a Roma un ottimo terreno di
espansione: si trattava, infatti, di stati caratterizzati da una
certa instabilità interna e, spesso, in lotta tra loro.
A ciò va aggiunto che nel 133 a.C.,
il re Attalo III del regno di Pergamo,
poiché non aveva figli lasciò per testamento
il suo regno a Roma. In questo modo quasi tutta l'Asia Minore
occidentale divenne romana e qui, vi fu fondata una provincia
denominata Asia.
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Quali conquiste furono fatte dai Romani
in Occidente dopo la seconda guerra punica?
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In Occidente, dopo la seconda guerra punica, Roma estese il
suo dominio su tutta la Spagna,
mentre in precedenza possedeva solamente alcune località della
costa.
La Spagna fu, quindi, divisa in due province:
- la Spagna Citeriore a
nord;
- la Spagna Ulteriore a
sud.
Affinché queste due province fossero ben collegate a Roma,
venne occupato anche il basso Rodano
dove fu fondata la provincia della Gallia
Narbonese, detta anche Provincia
Transalpina o Provincia.
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